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CONGRESO DERECHO ADMINISTRATIVO, FISCAL Y MEDIAMBIENTAL ROMANO. Universidad de Torino, 6 a 9 de mayo de 2015
Intervención Inaugural
Rettore magnifico, Chiarissima Professoressa, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Egregio Professor Filippo Gallo, cari colleghi.
E' una gioia ed anche un onore poter celebrare, presso questa prestigiosa Università di Torino, il Terzo Convegno Internazionale di Diritto Amministrativo, Ambientale e Fiscale Romano.
Voglio quindi che le mie prime parole possano esprimere la mia gratitudine -come Direttore Accademico del Convegno e anche a nome di tutti i partecipanti-, all’autorevoli Autorità accademiche che oggi ci onorano, con la Sua presenza, in questa Seduta di apertura e per la Sua gentile acoglienza -in questa storica sede universitaria-, ai nostri lavori.
Grazie ancora al Professor Andrea Trisciuoglio per avermi proposto organizzare il nostro Convegno nella Sua Università, e per il compito, efficace e impegnativo, che ha sviluppato come Coordinatore. Ringrazio ancora la rilevante e notevole presenza del Maestro Filippo Gallo.
L'affermazione che il Diritto amministrativo moderno sorge nel novecento è dovuta sopratutto alla mancanza, bensì, all'assenza d`una autentica ricostruzione dogmatica del Diritto amministrativo e pubblico romano. I problemi legati alla gestione della amministrazione cittadina romana non hanno stato ancora studiati in profondità.
Questi questioni non sono di mero interesse storico, ma bisogna analizzargli per poter capire adeguatamente l'ordinamento giuridico contemporaneo, il quale, in gran parte dei sui istituzioni, è debitore di fatti ed attività di ordine amministrativo che ovviamente esistevano a Roma e che erano regolate nella cornice della comunità politica simbolizzata nello SPQR, e inoltre nei ambiti provinciali e comunali.
Alla necessità, non abbastanza compiuta, di studiare il Diritto amministrativo romano ha fatto riferimento Ihering nel suo “Spirito di Diritto Romano” nel quale sottolinea la necessità di ricostruire il Diritto pubblico e amministrativo romano.
Nel 1862, Serrigny nel suo “Diritto pubblico e amministrativo romano” afferma: "la principale fonte di tutte le nostre istituzioni di diritto pubblico, amministrativo, economico e sociale è il diritto romano, come è contenuto nel Codice di Teodosio e nel di Giustiniano".
Venti anni dopo, Marquard intitola una opera sua come come "Sistema amministrativo dello stato romano". Schulz nei suoi "Principi di Diritto Romano" ribadisce ancora una volta che l'assenza di un Trattato di diritto amministrativo romano è una lacuna nella nostra scienza.
Lo stesso pensiero si ripete nuovamente per Koschaker nella sua magna opera "l'Europa e il diritto romano" nella quale dice: "Resta da costruire una storia dei concetti e dei dogmi del diritto pubblico romano, detenuti dogmaticamente e con un metodo storico, cioè, con tecniche moderne scienza del diritto ".
Anche se situano in questa posizione scientifica Riccobono nel suo studio "Il problema della Ricostruzione delle Strutture Amministrative romane", e i Impallomeni quando, nel 1983, sottolinea:" Per avere un'idea dei problemi, basta pensare in una città moderna e in suoi organi di governo, per farsi conto che le linee essenziali sono rimaste sostanzialmente identiche".
Finisco. Sono sicuro che queste Terza Conferenza Internazionale presso l'Università di Torino, contribuirà alla ricostruzione necessaria del diritto amministrativo romano, con tutto ciò che questo implica nel collegamento tra ricerca storica e dogmatica moderna, tanto necessaria per il progresso della scienza del Diritto.
Mi fermo qui. Grazie.
Prof. Antonio Fernández de Buján
Director de las Jornadas Internacionales en la Universidad de Torino